giovedì 10 luglio 2008

Truffe online, paga per un pc ma riceveda un napoletano uno scatolone

Ha pagato 320 euro pensando di comprare un personal computer. Alla consegna, però, ha ricevuto uno scatolone pieno di pezzi informatici inutilizzabili. A subire la truffa è stato uno studente di Mombercelli, in provincia di Asti. Il presunto autore, invece, è stato identificato e denunciato dai carabinieri: sarebbe un napoletano di 38 anni, specializzato nelle vendite su Internet. --> -->

martedì 8 luglio 2008

ANCHE A WASHINGTON C’È UN TRAVAGLIO AMMAZZA BERLUSCONI

Si chiama Salvatore Antonio Fratto, per gli amici Tony, l’uomo che ieri alla Casa Bianca ha passato una giornata difficile.
Questo italo-americano di 42 anni che ricopre la carica di vice-assistente del Presidente Bush, è un ex-lobbista di grande esperienza che dopo la laurea all’Università di Pittsburg è entrato nello staff della sala ovale di Washington. È stato lui a dover mettere una pezza precipitosa all’incredibile gaffe e all’ira del Cavaliere impunito che dopo aver letto la biografia distribuita ai giornalisti durante il vertice del G8, ha scatenato l’ambasciatore Castellaneta e Paolino Bonaiuti.

In pratica è successo che nella cartella diffusa a centinaia di corrispondenti convenuti a Toyako per il Summit dei sorrisi, una mano burlona ha infilato un ritratto di Berlusconi che faceva rotolare sul pavimento dalle risate. Nella biografia del Cavaliere si leggevano cose strane come: “è odiato da molti ma rispettato da tutti almeno per la sua “bella figura” (in italiano nel testo), ha trasformato il suo senso degli affari e la sua influenza in un impero personale che ha prodotto il governo italiano di più lunga durata e la sua posizione di persona più ricca del Paese”.

Ma le parole che hanno fatto letteralmente impazzire i giornalisti sono quelle che riguardano la biografia personale del premier, e vale la pena di rileggerle: “Berlusconi guadagnava i soldi organizzando spettacoli di marionette per cui faceva pagare il biglietto di ingresso; si era messo a vendere aspirapolveri, a lavorare come cantante sulle navi da crociera, a fare ritratti fotografici e anche i compiti di altri studenti in cambio di soldi”.

Un testo simile nemmeno Marco Travaglio è mai riuscito a scriverlo e adesso si cerca la mano burlona che ha infilato il curriculum realistico del Cavaliere dentro il dossier per la stampa. Così mentre Berlusconi alzava gli occhi al cielo e ripeteva la frase “dagli amici mi guardi iddio, che dai nemici mi guardo io”, il povero assistente di Bush, Tony Fratto, ha dovuto scusarsi ufficialmente a nome dell’amico George.
Dal sito dagospia

Senza casco l'ex sindaco di Napoli

"Non ho mai visto vigili urbani così solerti": è quanto ha esclamato �iccardo Marone, ex sindaco di Napoli, quando ieri pomeriggio è stato sorpreso senza casco in sella ad uno scooter in via De Gasperi. La battuta, pero', non è piaciuta ai vigili urbani che gli hanno fatto presente che indossare il casco è un obbligo ed hanno applicato alla lettera il codice stradale, multando
l'ex primo cittadino napoletano e sequestrando il motorino su cui viaggiava insieme ad un'altra persona. Quest'ultima, pero', a differenza dell'ex sindaco, aveva il casco in testa. Lo scooter, di grossa cilindrata, marca Aprilia, è stato sottoposto al provvedimento di fermo amministrativo per un periodo di sessanta giorni e l'ex sindaco Marone è rimasto a piedi ed ha dovuto proseguire il suo percorso con i mezzi pubblici. E pensare che proprio Marone, che tra l'altro è stato anche assessore al Traffico e alla Viabilità del Comune, in un'intervista di qualche anno fa, aveva sottolineato la gravità della piaga «dei tanti morti per il mancato
uso del casco»

lunedì 16 giugno 2008

«Bombe atomiche a Ghedi e Aviano»

Dagli Usa la prima conferma ufficiale


Capita. Nella fretta di scendere, di afferrare al volo una coincidenza, chi non si è mai scordato una borsa, un cappotto, un portafogli in aereo? Il problema però è che i vertici dell'aeronautica militare americana a bordo di un B52 si era dimenticati sei testate atomiche. E l'inconsapevole equipaggio, dalla base statunitense Minot (New Delaware) quelle bombe se l'è portate in volo per un giorno e mezzo fino alla scoperta del pasticcio. Il capo di Stato maggiore dell'Us Air Force, generale T. Michael Mosley, ha perso il posto e nel baillame è arrivata anche la pubblicazione di una serie di documenti ufficiali e riservati: carte delle forze armate Usa le quali, per la prima volta, confermano ufficialmente la presenza di bombe atomiche nelle basi italiane di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone). Tra IL 2005 e IL 2007 due diversi studi di un istituto (il Natural Resources Defense Council) avevano dato basi al fatto che gli Stati Uniti conservassero in Italia una novantina di missili dotati di testate nucleari, di potenza decine di volte maggiore di quella di Hiroshima. Ma si trattava di un'agenzie privata, non del Governo degli Stati Uniti. In seguito al terremoto ai vertici dell'Air Force, tra la fine di maggio e i primi di giugno, sono stati resi noti due manuali destinati alle basi militari in Europa dove sono stoccati gli ordigni nucleari e al personale che ne cura la sicurezza. Il loro titolo è “Nuclear Surety Staff Assistance Visit and Functional Expert Visit Program Management”. Illustrano le procedure che i tecnici atomici e i comandanti devono seguire per garantire la sicurezza delle testate e per prepararsi alle severe ispezioni che, con ufficiali provenienti dagli Usa, avvengono ogni sei mesi. I due manuali sono il primo del 2005 e il secondo del 2007. Ciascuno di essi indica le basi aeree dove le bombe atomiche sono pronte all'uso e dove, di conseguenza, i team di esperti svolgono i controlli due volte l'anno. Entrambi gli elenchi (nel documento 2007 ripetuto alle pagine 3 e 11) riportano i nomi di «Ghedi» e «Aviano», insieme ad altre installazioni: Kleine Brogel in Belgio, Buchel in Germania, Volkel in Olanda, Lakeneath in Gran Bretagna e Incirlik in Turchia. La lista del 2005 comprendeva anche le basi tedesche di Rams tein e Spangdahlem: strutture escluse dalle ispezioni nel documento del 2007, ultimo disponibile perché l'aggiornamento delle procedure da parte della Us Air Force avviene ogni due anni. Le bombe sono del tipo “B61 Gravitiy Bombs” e vengono sganciate dagli aerei. Secondo lo studio delle liste svolto dagli analisti della Fas, federazione degli scienziati americani, la riduzione delle testate nucleari statunitensi in Germania e la costante presenza, invece, in Italia e Turchia dimostra come l'asse strategico di difesa-offesa delle forze Usa in Europa si stia spostando verso il Mediterraneo e il Medio Oriente: mentre alla deterrenza contro la Russia provvederà il sistema di missili (convenzionali) in allestimento nei Paesi Nato dell'Europa orientale

mercoledì 4 giugno 2008

mercoledì 21 maggio 2008

Festa della polizia

Lo leggiam su un’agenzia.
Festa della Polizia,
a Palermo c’è Schifani
che assicura gli italiani

che la mafia si sconfigge:
“Questo male che ci affligge
sarà presto debellato
e trionferà lo Stato.

Non avremo distrazioni
e i mafiosi patrimoni
verran tolti ai criminali.
I legam delinquenziali

fra la mafia e gli interessi,
questi delittuosi amplessi,
prima o poi saran recisi
se non marcerem divisi.

Solo grazie all’unità
va la criminalità
a una pronta distruzione!
Se governo e opposizione

li combatteranno uniti
i mafiosi son finiti!
La Sicilia nostra amata
alla mafia mai si è data!

Il rifiuto alla violenza,
alla vile prepotenza
ed all’illegalità
è la nostra qualità!”

Sottoscritto da Renato,
presidente del Senato.
Nel sentir questo discorso
tutti noi proviam rimorso

per aver pensato male
di quest’uomo eccezionale
che in sol mese cambiò.
C’è qualcun che lo aiutò?

Indagammo…fu un quartetto:
un bibliofilo perfetto,
tal Dell’Utri, un siciliano
dalla mafia assai lontano.

Tale Mangano, stalliere
di un famoso Cavaliere,
che, passato a miglior vita,
un’eroica via gli addita.

Tale Nino Mandalà
che fu socio tempo fa
di Schifani giovinetto.
Quarto a chiudere il quartetto è Cuffaro, quel Totò
che in Sicilia governò
proprio fino a ieri l’altro
e che adesso, molto scaltro,

da una Corte condannato,
siede placido in Senato.
Quattro son, Schifani è il quinto
e…la mafia abbiamo vinto!

mercoledì 14 maggio 2008

lunedì 28 aprile 2008

Ode a Vittorio

Vittorio
Eroe solitario !
tu che sapesti tacere,
ed accettasti il calvario,
d’esser soltanto stalliere.

Vittorio,
Eroe Resistente !
Al giudice decerebrato
tu non dicesti un bel niente !

Vittorio,
scaricati i cannoni,
tu offrivi baci e consigli
e solo carezze…
ai tuoi pony.

Vittorio,
passioni equestri
e - se capitava -
sequestri…

Vittorio,
padrino verace,
che, certo, un po’ uccide,
ma…..tace.

Vittorio,
dalla faccia stanca,
quando beccasti 30 anni
per una “lupara bianca”...

Vittorio,
ingiusto è il destino
che dedico’ film e lapidi
soltanto a quel Borsellino!

Vittorio,
tu pluriomicida,
non fosti mai Giuda!
ma Guida!



Mimmo Lombezzi

venerdì 4 aprile 2008

giovedì 6 marzo 2008

Israele vuole i rifiuti di Napoli

I rifiuti della Campania? Li vuole Israele. Hidit El-hassid, la direttrice di Hiriya, la più grande discarica a pochi chilometri da Tel Aviv che fino al 1999 raccoglieva la spazzatura di oltre due miloni di persone, ha lanciato la sua proposta. "Dateci in mano Napoli e la mettiamo a posto noi", ha detto a La Stampa Ori Boulogne, cofondatore della Arrow, una delle società di Hiriya, responsabile della città di Tel Aviv.
Il processo di smalitmento dei rifiuti secondo il progetto Arrow è molto semplice: addio raccolta differenziata. "Ha fatto il suo tempo, troppo articolata per diventare cultura condivisa", ha spiegato lo stesso Boulogne.
Ecco come funziona l'idea israeliana. Tutta la spazzatura viene gettata in acqua e mentre quella leggera resta a galla, quella pesante va a fondo, dove speciali calamite separano il metallo dal resto. I sacchetti vengono risucchiati da un ventilatore. Il tutto con una turbina da 1,5 megawatt che ricava energia dal metano prodotto.
Una volta differenziata, l'immondizia viene spediata nelle varie officine per plastica, legno metalle i vetro per essere riutilizzata. Non tutta, ma in buona parte. Il resto viene seppellito.
E adesso la Arrow Ecology & Engineering Overseas Ltd sogna Napoli. Una proposta è stata fatta, ma la trattativa pare ancora lunga.

domenica 20 gennaio 2008

Il magna monnezza


Vedi Napoli e poi gioca: e come potrebbe essere altrimenti, in una città dove tutto ha un lato ironico, folcloristico, macchiettistico, perfino la monnezza, perfino gli scandali della politica, perfino la camorra? E quale miglior mezzo per denunciare una attualità ancor più incredibile della fantasia, se non il videogioco, prodotto mainstream ma duttile al punto giusto per ribaltare la retorica dell'immagine, decostruire la logica dell'informazione. Ma forse a questa analisi più complessa non hanno pensato gli anonimi autori del "Magna monnezza", il giochino che da qualche giorno, complice il tam tam della Rete, spopola tra gli smanettoni del Web.

Probabilmente chi ha messo online il gioco in animazione flash, ha pensato soltanto ad un modo nuovo - sicuramente più intelligente e pacifico - di ribellarsi all'emergenza spazzatura. E così il volto del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino prende il posto della classica sfera gialla del Pac Man, il celebre arcade da bar ideato in Giappone negli anni Ottanta.

"Con la monnezza di Napoli c'ho mangiato? Mai come in questo gioco" è la frase che nel giochino pronuncia Rosetta Iervolino, costretta a districarsi nel classico labirinto del videogame, stavolta costituito da montagne di spazzatutra, un po' come accade a Napoli in questi mesi. Obiettivo: fagocitare le palline di rifiuti tra le strade. Ad inseguirla, i famelici bidoni d'alluminio dai quali fuoriesce l'immondizia, altra immagine in tutto e per tutto aderente alla realtà partenopea. Unica salvezza, il paradosso: mangiare 'e zzoccole, i topi di fogna particolarmente prolifici tra i cumuli di pattume. Solo allora Iervolino-Pac Man è capace di annientare i suoi nemici. Il giochino non lascia nulla al caso e anche la stridula e caratteristica voce dell'ex ministro ora a capo della giunta partenopea è parte del divertimento. La vittoria al "Magna monnezza" è sancita da una frase ironica. "Finalmente Napoli è un po' più pulita, ma si puo' fare di meglio".

Non solo YouTube, non solo immagini degli scontri contro le discariche, contro gli inceneritori, contro i rifiuti per le strade: Napoli ispira e produce ironia, ovviamente ai danni dei suoi amministratori, beffeggiati su tanti siti Web. È il caso del video che scimmiotta un celebre addio, quello di Bill Gates, il patron della Microsoft, che con un ironico filmato ha documentato il cambio al vertice della più importante società di software per computer, da lui fondata. Nel video Gates telefona a vip come il leader degli U2, Bono Vox o i candidati democratici alla presidenza Usa, Hillary Clinton e Barack Obama. Nella versione partenopea, Bill Gates alla ricerca di un nuovo lavoro ottiene dall'Italia "una propostache non puo' certo rifiutare. Si tratta dell'onnipresente Iervolino (la voce è imitata) che offre al re dei computer un posto di lavoro "come monnezzaro", ovvero come spazzino ovviamente a Napoli, dove c'è molto bisogno di operatori ecologici. E mr. Gates finisce per accettare di corsa. Gioco e provocazione, un uso ludico ma al tempo stesso critico dei mezzi informatici e audiovisivi ormai a portata di dilettante che ha portato ad ironizzare anche sul male cronico di Napoli, la camorra. Il gioco, venuto alla ribalta durante gli anni della faida di Scampìa, si chiama "Magnaccio Manager". I suoi creatori, travolti dalle polemiche e addirittura da una inchiesta, stavano per cedere e oscurare il sito. Ma ora hanno rilanciato, aperto un nuovo spazio web http://www.magnacciomanager.it/ proposto un gioco riveduto e corretto, un vero simulatore di boss. Obiettivo: far soldi con traffico e spaccio di droga,racket e prostituzione. Fino all'arresto. Cioè al game over.

Chi sbaglia...paga: consigliere gambizzato


Le nebbie si addensano nel cielo di Arzano, comune a Nord di Napoli. Il clima nella piccola cittadina è pesante. Sguardi bassi e bocche cucite. Inutile fare domande o chiedere informazioni. La gente è scossa. La paura comincia a tracimare e venir fuori. Piazza Raffaele Cimmino dista una manciata di metri dalla sede del Municipio. Francesco Vitale, 48 anni, consigliere comunale nelle fila del Pd, partito che sostiene la coalizione di centro-sinistra che governa con Nicola De Mare il comune entra nel mirino dei killer. Due uomini con il volto nascosto da caschi si muovono in sella ad una moto di grossa cilindrata. Non appena intravedono il consigliere attraversare la piazza entrano in azione. Rallentano, quasi si fermano. Poi il passeggero estrae la pistola e spara in rapida successione tre pallottole. Due colpi centrano la gamba destra del consigliere, l'altro la mano. Un agguato in piena regola. Il politico viene soccorso e accompagnato in ambulanza all'ospedale di "San Giovanni di Dio" di Frattamaggiore. I medici non perdono neppure un minuto e lo sottopongono ad un delicato intervento chirurgico. Francesco Vitale resta ricoverato nel reparto di chirurgia d'urgenza ma non correrebbe alcun pericolo di vita. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Casoria che nelle ore successive l'agguato hanno istituito numerosi posti di controllo e ascoltato alcuni noti pregiudicati della zona. Bisogna capire perchè il consigliere comunale sia entrato nel mirino dei sicari. Il ferimento pare sia solo un avvertimento. Un segnale lanciato dalla criminalità forse al mondo politico, agli amministratori di Arzano.Francesco Vitale è stato elettonel 2005 consigliere comunale nelle fila dell'Italia dei Valori, il movimento politico che fa capo al ministro Antonio Di Pietro. Qualche mese fa, il 38 enne ha aderito al nuovo Pd di Walter Veltroni. Non mancano le polemiche politiche. Il deputatode "La Destra" Antonio Pezzella sollecita il ministro dell'Interno a sciogliere l'amministrazione. "Le forze dell’ordine e la magistratura dovranno accertare il movente e gli autori dell’agguato - sottolinea - e accertare eventuali collegamenti con la vita politica ed amministrativa." Infine ricorda "quando fu inviata una bomba a casa dell’ex presidente del Consiglio comunale e le minacce a un giornalista-consigliere".