Si chiama Salvatore Antonio Fratto, per gli amici Tony, l’uomo che ieri alla Casa Bianca ha passato una giornata difficile.
Questo italo-americano di 42 anni che ricopre la carica di vice-assistente del Presidente Bush, è un ex-lobbista di grande esperienza che dopo la laurea all’Università di Pittsburg è entrato nello staff della sala ovale di Washington. È stato lui a dover mettere una pezza precipitosa all’incredibile gaffe e all’ira del Cavaliere impunito che dopo aver letto la biografia distribuita ai giornalisti durante il vertice del G8, ha scatenato l’ambasciatore Castellaneta e Paolino Bonaiuti.
In pratica è successo che nella cartella diffusa a centinaia di corrispondenti convenuti a Toyako per il Summit dei sorrisi, una mano burlona ha infilato un ritratto di Berlusconi che faceva rotolare sul pavimento dalle risate. Nella biografia del Cavaliere si leggevano cose strane come: “è odiato da molti ma rispettato da tutti almeno per la sua “bella figura” (in italiano nel testo), ha trasformato il suo senso degli affari e la sua influenza in un impero personale che ha prodotto il governo italiano di più lunga durata e la sua posizione di persona più ricca del Paese”.
Ma le parole che hanno fatto letteralmente impazzire i giornalisti sono quelle che riguardano la biografia personale del premier, e vale la pena di rileggerle: “Berlusconi guadagnava i soldi organizzando spettacoli di marionette per cui faceva pagare il biglietto di ingresso; si era messo a vendere aspirapolveri, a lavorare come cantante sulle navi da crociera, a fare ritratti fotografici e anche i compiti di altri studenti in cambio di soldi”.
Un testo simile nemmeno Marco Travaglio è mai riuscito a scriverlo e adesso si cerca la mano burlona che ha infilato il curriculum realistico del Cavaliere dentro il dossier per la stampa. Così mentre Berlusconi alzava gli occhi al cielo e ripeteva la frase “dagli amici mi guardi iddio, che dai nemici mi guardo io”, il povero assistente di Bush, Tony Fratto, ha dovuto scusarsi ufficialmente a nome dell’amico George.
Dal sito dagospia
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