giovedì 6 marzo 2008

Israele vuole i rifiuti di Napoli

I rifiuti della Campania? Li vuole Israele. Hidit El-hassid, la direttrice di Hiriya, la più grande discarica a pochi chilometri da Tel Aviv che fino al 1999 raccoglieva la spazzatura di oltre due miloni di persone, ha lanciato la sua proposta. "Dateci in mano Napoli e la mettiamo a posto noi", ha detto a La Stampa Ori Boulogne, cofondatore della Arrow, una delle società di Hiriya, responsabile della città di Tel Aviv.
Il processo di smalitmento dei rifiuti secondo il progetto Arrow è molto semplice: addio raccolta differenziata. "Ha fatto il suo tempo, troppo articolata per diventare cultura condivisa", ha spiegato lo stesso Boulogne.
Ecco come funziona l'idea israeliana. Tutta la spazzatura viene gettata in acqua e mentre quella leggera resta a galla, quella pesante va a fondo, dove speciali calamite separano il metallo dal resto. I sacchetti vengono risucchiati da un ventilatore. Il tutto con una turbina da 1,5 megawatt che ricava energia dal metano prodotto.
Una volta differenziata, l'immondizia viene spediata nelle varie officine per plastica, legno metalle i vetro per essere riutilizzata. Non tutta, ma in buona parte. Il resto viene seppellito.
E adesso la Arrow Ecology & Engineering Overseas Ltd sogna Napoli. Una proposta è stata fatta, ma la trattativa pare ancora lunga.

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