Vedi Napoli e poi gioca: e come potrebbe essere altrimenti, in una città dove tutto ha un lato ironico, folcloristico, macchiettistico, perfino la monnezza, perfino gli scandali della politica, perfino la camorra? E quale miglior mezzo per denunciare una attualità ancor più incredibile della fantasia, se non il videogioco, prodotto mainstream ma duttile al punto giusto per ribaltare la retorica dell'immagine, decostruire la logica dell'informazione. Ma forse a questa analisi più complessa non hanno pensato gli anonimi autori del "Magna monnezza", il giochino che da qualche giorno, complice il tam tam della Rete, spopola tra gli smanettoni del Web.
Probabilmente chi ha messo online il gioco in animazione flash, ha pensato soltanto ad un modo nuovo - sicuramente più intelligente e pacifico - di ribellarsi all'emergenza spazzatura. E così il volto del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino prende il posto della classica sfera gialla del Pac Man, il celebre arcade da bar ideato in Giappone negli anni Ottanta.
"Con la monnezza di Napoli c'ho mangiato? Mai come in questo gioco" è la frase che nel giochino pronuncia Rosetta Iervolino, costretta a districarsi nel classico labirinto del videogame, stavolta costituito da montagne di spazzatutra, un po' come accade a Napoli in questi mesi. Obiettivo: fagocitare le palline di rifiuti tra le strade. Ad inseguirla, i famelici bidoni d'alluminio dai quali fuoriesce l'immondizia, altra immagine in tutto e per tutto aderente alla realtà partenopea. Unica salvezza, il paradosso: mangiare 'e zzoccole, i topi di fogna particolarmente prolifici tra i cumuli di pattume. Solo allora Iervolino-Pac Man è capace di annientare i suoi nemici. Il giochino non lascia nulla al caso e anche la stridula e caratteristica voce dell'ex ministro ora a capo della giunta partenopea è parte del divertimento. La vittoria al "Magna monnezza" è sancita da una frase ironica. "Finalmente Napoli è un po' più pulita, ma si puo' fare di meglio".
Non solo YouTube, non solo immagini degli scontri contro le discariche, contro gli inceneritori, contro i rifiuti per le strade: Napoli ispira e produce ironia, ovviamente ai danni dei suoi amministratori, beffeggiati su tanti siti Web. È il caso del video che scimmiotta un celebre addio, quello di Bill Gates, il patron della Microsoft, che con un ironico filmato ha documentato il cambio al vertice della più importante società di software per computer, da lui fondata. Nel video Gates telefona a vip come il leader degli U2, Bono Vox o i candidati democratici alla presidenza Usa, Hillary Clinton e Barack Obama. Nella versione partenopea, Bill Gates alla ricerca di un nuovo lavoro ottiene dall'Italia "una propostache non puo' certo rifiutare. Si tratta dell'onnipresente Iervolino (la voce è imitata) che offre al re dei computer un posto di lavoro "come monnezzaro", ovvero come spazzino ovviamente a Napoli, dove c'è molto bisogno di operatori ecologici. E mr. Gates finisce per accettare di corsa. Gioco e provocazione, un uso ludico ma al tempo stesso critico dei mezzi informatici e audiovisivi ormai a portata di dilettante che ha portato ad ironizzare anche sul male cronico di Napoli, la camorra. Il gioco, venuto alla ribalta durante gli anni della faida di Scampìa, si chiama "Magnaccio Manager". I suoi creatori, travolti dalle polemiche e addirittura da una inchiesta, stavano per cedere e oscurare il sito. Ma ora hanno rilanciato, aperto un nuovo spazio web http://www.magnacciomanager.it/ proposto un gioco riveduto e corretto, un vero simulatore di boss. Obiettivo: far soldi con traffico e spaccio di droga,racket e prostituzione. Fino all'arresto. Cioè al game over.
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